CdF4: Com’è profondo il mare

La scheda del Camino di Fisterre giorno #4: da Muxia a Finisterre, 30 chilometri compiuti in circa 7 ore di cammino. Percorso con continui saliscendi.

Difficoltà percepita per Abha: 7/10 – Difficoltà percepita per Andrea: 7/10 – Feeling per Abha: 8,5/10 – Feeling per Andrea: 8,5/10.

Le nostre impressioni: I boschi a picco sulle scogliere, i fiumi che confluiscono nell’oceano, gli aironi e un mare di uccelli sulle spiagge selvagge sferzate dalle onde. Uno spettacolo continuo percorrere l’ultima tappa, da fare anche stavolta la variante panoramica. 

Le spese: Pasti: 65 euro (finalmente una paella meravigliosa al ristorante Centolo. Perfetta anche la colazione suggerita da Peppe, nel bar di fronte all’Albergue Mare Muxia, servita dalla dolcissima Tiziana, una cameriera italiana, che mi ha fatto provare il Callos con Garbanzos…slurp!) – Snack: N.P. (Il finale della serata al pub più freakettone della Galizia, La Familia del Mundo è un capitolo a parte…) – Pernotto: 30 euro (ottimo rapporto qualità/prezzo per una camera matrimoniale e splendida l’accoglienza di Alexia all’Albergue Cabo da Vila…sempre grazie al suggerimento del grandissimo Peppe). 


La fine della terra è un mare di nebbia. Il mare nascosto dietro di essa, ogni cosa ammantata nell’invisibile.

Dopo altri 30 chilometri di bosco a picco sull’oceano, l’arrivo alla fine, al limitare estremo del nostro andare, Finisterre insomma, è misterioso e morbido. Nessun impeto di fronte mare stavolta, solo la sensazione di galleggiare nel nulla. 
Le gambe svuotate, la testa svuotata, noi silenziosi per ore. Siamo arrivati. Stavolta davvero. Ma cosa significa arrivare? E a cosa serve ogni arrivo? 
A cos’altro se non a ripartire? 
Ma non subito però, non ora. Nessuna ripartenza è colma di senso senza sosta. Ora è il tempo di respirare, di sentire, ripercorrere, e di ringraziare. 


Ora, nella nebbia che tutto avvolge e niente disvela, c’è una notte lunga e spessa come una coperta sui 900 chilometri, sulle storie vissute e raccontate, sulle nostre gambe, e arriva fin sopra la testa.


Domani capiremo, vedremo, domani parleremo. Domani il sole schiarirà quello che adesso non è che sensazioni. E com’è profondo il mare. 

Comments 1

  1. sicuramente esperienze di Camino da provare…descrizioni ed immagini amabili, il “tutto” in un “piatto ” molto prelibato !.
    .voto 10 !..
    grazie !!”!!!

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