COME CIELO E TERRA

Italia Coast to Coast

Giorno #1, tappa #1

(Km 36,5 di cui 17 km di pre-tappa da Ancona a Portonovo + 19,5 km di tappa #1 da Portonovo a Osimo)

Difficoltà: 7,5/10

Bellezza: 8/10

Ma insomma, com’è ‘sto Italia Coast to Coast?

Com’è l’altro Cammino creato da Simone Frignani? Quanto differente dal Cammino di San Benedetto?

Queste sono le domande che sto ricevendo da quando sono partita ieri, nelle mie prime ore di C2C.

Libero, selvaggio, laico. Le prime sensazioni on the road sono queste. Se il cammino sulle tracce di San Benedetto è un percorso che ispira il risveglio spirituale, qui invece siamo scesi sulla terra, e abbiamo a che fare con le cose della vita, piccole e grandi che siano.

Cielo e terra a confronto in due percorsi che ricamano il centro Italia, e che riflettono le due anime di Simone. Lo studioso di teologia meticoloso e solitario, l’ex capo scout compagnone, a caccia di avventure da condividere. L’aspirazione verso l’alto nella via della Fede, l’attenzione verso il basso, sul sentiero della fiducia.

Perché qui devi avere fiducia in te, più che su altri Cammini: il gioco del C2C sta anche nella sua libertà.

Qui la mano della provvidenza non è dipinta su ogni albero: questo è un Cammino non indicato, con le frecce che ti imboccano sulla strada giusta. Per trovare la direzione, devi seguire le indicazioni della guida, le tracce GPS, o il tuo istinto. Ai Coasters piace così, quindi non sono stati pennellati segni, incollati adesivi, piantati pali. È un percorso tracciato invisibilmente, sta a te sviluppare il tuo spirito d’osservazione, sintonizzandoti con le sue curve.

Il C2C inizia con un bagno nell’Adriatico, sotto la benedicente guardia del Conero. La tua impresa comincia con uno stordimento: quando ti troverai di fronte alla prorompente bellezza di Portonovo, ti chiederai se davvero ti trovi semplicemente dietro casa, in terra marchigiana.

Ecco, il tuo Cammino ha ufficialmente inizio levandoti le scarpe e i calzini, e gli altri vestiti se sei più coraggioso, con il rituale del bagno. Alfa e omega di questo percorso, che terminerà con un tuffo tirrenico, nel mare opposto.

Sono certa che come me quasi senza accorgertene ti passerai la mano sulla fronte, con l’acqua salata. I piedi tra le onde, la testa bagnata: e il battesimo del viaggio è compiuto.

Poi ci sono i chilometri in cui gli occhi si sintonizzano con l’orizzonte delle Marche: né Toscana né Umbria, questa regione ripone il suo tesoro nella silenziosa riservatezza con cui propone la sua sfacciata bellezza.

La salita alla splendente Osimo, infine, è una storia terrena: impossibile evitare l’asfalto, la geografia non offre alternative ad alcuni chilometri in cui bisogna solo portare pazienza. Ma anche questo è parte del gioco, di un sentimento da conquistare. Quello del sentirsi viandanti con il motto di questo Cammino come fedele compagno di viaggio: “Che la gioia ti perseguiti!”.

Nei momenti di noia o di stanca, di difficoltà o distrazione, chiediti se sei davvero capace di stare bene, di apprezzare il bello che c’è, ovunque tu sia, qualsiasi cosa tu stia vivendo. Anche se ti sei svegliata alle 4, hai preso il treno delle 5:45 e dando un’occhiata all’iPhone ti accorgi che hai appena scavallato i 36 chilometri.

La gioia è appena iniziata.

www.ilmondodiabha.it

#italiacoasttocoast

#ragazzeingamba

#retenazionaledonneincammino

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