CdS1: l’abbraccio dell’albero nel finale di bosco

La scheda del Camino giorno#1: 1250 metri di dislivello, più di 27 chilometri da Saint-Jean-Pied-de-Port a Roncisvalle percorsi in 7 ore e mezzo. Percorso impegnativo con una ripida e costante ascensione fino a 1400 metri.

Difficoltà percepita per Abha: 9/10 – Difficoltà percepita per Andrea: 9/10 – Feeling per Abha: 9/10 – Feeling per Andrea: 9/10. 
Le nostre impressioni: Tappa impegnativa ma bellissima, la fatica è proporzionale al godimento: panorami mistici con nuvole a disegnare un ambiente che perde ogni riferimento spazio-temporale. Silenzio, tanto vento, poco comfort e  grande coraggio. Inizia l’avventura  tutta insieme  ed è bellissimo. 
Le spese: 10 euro a persona per pernotto e 3 euro per colazione all’Hostal Municipal di Roncisvalle (enorme, da centinaia di persone con camerate giganti), 11 euro per cena (ottima, all’attigua Posada).

Abbiamo con noi le scarpe della ragazza. A 10 chilometri circa da Saint-Jean-Pied-de-Port, a 10 chilometri circa dall’inizio della nostra avventura, in salita verso il Collado Lepoeder,  appena dopo Orisson, in marcia nella prima e la più dura tappa di tutto El Camino, ci fermiamo su una roccia per scattare una foto, affacciati su un panorama mozzafiato.


Banchi di una densa nebbia mistica abbracciano i Pirenei in una suggestione a perdita d’occhio. Chiediamo alla ragazza, una ciclista sospesa come noi sul ciglio della strada, insieme al suo compagno, di scattarci quella foto.

 I due salgono in sella subito dopo, mentre io e Andrea perdiamo la dimensione del tempo, in contemplazione.


Ma dobbiamo riprendere il Cammino: in totale oggi sono oltre 27 i chilometri da percorrere fino a Roncisvalle, e malgrado gli avvertimenti di zia Lodo, che aveva compiuto il percorso 8 anni fa, optiamo per questa strada, la più dura, per scavallare in Spagna dalle montagne. 


Ma qualcosa attrae la nostra attenzione. La ragazza ha lasciato in terra una sacchetta: ci sono delle Birkenstock nere, e in questo viaggio in cui conta solo l’essenziale esse lo sono di certo per la giovane ciclista. Ci guardiamo, e decidiamo di prenderle con noi: anche se ogni grammo in più si fa sentire sulle spalle.

Attraversiamo pianure di pecore tao, faggeti silenti…


…e vallate a perdita d’occhio attraversate da piccoli cavalli baschi.


Il suono del cammino lo cominciamo a riconoscere: vive ritmicamente nel tacchettio dei bastoncini in terra e sull’asfalto, nel respiro costante in petto, nel vento sferzante, e in qualche richiamo rapace dal cielo. 

L’abbraccio dell’albero nel finale di bosco ci dà il benvenuto nel cuore gotico di Roncisvalle. La caccia alla ciclista è appena iniziata.

Comments 8

  1. la Tua vera FORZA, NON SARA” MAI ESTERIORE… MA QUELLA CHE HAI DENTRO DI…TE !…che la LUCE TI ACCOMPAGNI SEMPRE !…

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  2. Probabilmente ci siamo incontrate tra fine agosto e settembre! (hai conosciuto la mia stupenda compagna di viaggio miss Luizella) e comunque sto leggendoti con grande partecipazione e commozione, quest’anno ho potuto arrivare soltanto a Carrion ma sto già organizzandomi per il prossimo anno!!! Belle le foto, bella la storia…. Vi abbraccio, Alina

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