19:00 in punto, qualche chilometro fa. Terrore puro, in un istante sulla A14. Una grandine mai vista si abbatte su di me e su centinaia di altre auto, sfondando i parabrezza, i finestrini, persino le carrozzerie.
Un istante, così all’improvviso, prima pioggerellina, poi acqua, poi la tempesta. In un istante può cambiare tutto.
E così ecco cosa mi è successo: ho pregato. A squarciagola, con tutto il cuore, una preghiera solo mia. Poi ho preso il telefonino e ho inviato questo video agli ultimi numeri che avevo su whatsapp, e ho chiesto di pregare.
Ho continuato a pregare riparandomi la faccia mentre le bombe piovevano piegando la macchina come pongo.
Il primo autogrill a mezz’ora di strada. Raggiunto sentendo ogni istante di vita scorrermi dentro, e pregando terrorizzata ma con un’incrollabile fiducia. Fermandomi sotto ogni galleria, incrociando gli sguardi persi di tanti altri, le lacrime e la disperazione di qualcuno.
Nessuna notizia su internet, nessun avvertimento per noi su cosa fare. Ci siamo ritrovati sotto i tunnel chiedendoci se andare o no, abbandonati a noi stessi e alle nostre macchine sfasciate, all’istinto personale che decide tutto in pochi attimi. Restare o andare, aspettare o fidarsi e vedere oltre la galleria.
Ora sorseggio acqua calda all’area di servizio Montefeltro Est.
Ripenso a quel panico di poco fa: anni di corsi di crescita personale, di pratiche zen e di meditazione, anni di esperienze volte ad acquisire maggiore saggezza, anni di scuola e di alta formazione, anni spesi a essere educata e a educare. Tutto andato a farsi benedire.
In quei momenti c’è solo da pregare, a cuore aperto, testa sulla terra della vita, una preghiera tutta tua, che nessuno ti ha insegnato ma che senti vera e necessaria, l’unica via. Ringrazio il potere della preghiera e chi ha pregato per me. Ringrazio papà. E integro dentro di me un pezzettino in più di questa avventura imprevedibile e bellissima che – proprio così – è la vita.
GRAZIE ❤️
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