Ultimo giorno, ultima notte, sulla rotta del Camino. Stavolta si torna davvero.

Il mare di nebbia, le montagne di nebbia oggi tutt’a un tratto si sono dissolte. Tutto è apparso chiaro: il profilo della costa invisibile, i colori, la linea infinita che separa cielo e mare.
Dall’alto di uno scoglio, proprio vicino alla famosa colonnina del chilometro “zero” di Finisterre, è comparsa anche una sensazione bellissima. Si è alzata improvvisa come una brezza tiepida, e l’ho inspirata a pieni polmoni.

La gratitudine, ecco cos’era. Per tutto quello che è stato fin qua, per tutto quello che sarà domani, sicuramente diverso da prima. Gratitudine per i miei amici, voi, che ho sentito vicini in questa avventura come forse mai prima, anche senza alzare il telefono da un mese a questa parte. Gratitudine per gli incontri incrociati camminando, per le persone che senza conoscermi si sono appassionate a questa storia e hanno preso a seguirla.  

Domani tornerò, con molto di quanto ho raccolto fin qui. Cercherò di portare negli occhi un nuovo orizzonte il 30 settembre a Cremona, quando presenterò i Cremona Music Award a Cremona Mondomusica, e il giorno dopo incontrerò musicisti e operatori del settore: cercherò di portare loro nuove prospettive ragionate mentre percorrevo il viale infinito della Meseta. Spero di riuscire a far risuonare una spruzzata di boschi della Navarra e di mare galiziano nella voce, quando il 2 ottobre riprenderò le conduzioni su Radio3, tornando di fronte al caro microfono dello Studio K2. Soprattutto farò in modo di ricordarmi delle salite, Roncisvalle, El Cebreiro, l’Alto del Perdòn, ogni volta che le cose sembreranno più facili del previsto…e delle discese a perdifiato subito dopo la vetta, ogni volta che dovrò stringere i denti per un po’.

Arrivederci per un nuova avventura, stavolta forse semplicemente ordinaria.