La scheda del Camino giorno#14: da Boadilla del Camino (784 metri) a Carrión de Los Condes (840 metri), 24,5 chilometri compiuti in circa 6 ore di cammino, attraversando la stupenda chiesa-fortezza templare di Villalcazar de Sirga (1 euro di ingresso più che meritato).
Difficoltà percepita per Abha: 6,5/10 – Difficoltà percepita per Andrea: 5,5/10 – Feeling per Abha: 6,5/10 – Feeling per Andrea: 5,5/10.
Le nostre impressioni: Per quanto adoriamo la Meseta, questa tappa è penalizzata dai lunghi tratti su strada asfaltata o a fianco di questa, dove passano le auto.
Le spese: Pasti 30 (Pranzo ottimo finalmente in un vero ristorante: La Casona de Doña Petra a Villarmentera Do Campos, 10 euro a persona) – Snack 2,5 – Pernotto 50 euro (lusso per una volta all’Albergue Santa Clara, dove si sta benissimo).
Nel Cammino sei fatto di due divise: quella di un giorno e quella del giorno dopo. Un giorno lavi l’una, il giorno dopo indossi l’altra, mentre la prima finisce di asciugarsi appesa al tuo zaino.
“Quando siamo casa – mi ha detto oggi Andrea – siamo sempre uguali, ma ogni giorno ci mettiamo su un vestito diverso”. Qui invece ogni giorno accade un cambiamento, un colpo di scena, una scoperta, una comprensione: ma i vestiti sono sempre gli stessi.
Si dice anche che le tue paure qui sul Camino sono proporzionali alla grandezza del tuo zaino. Ti fa tanto più male sulle spalle quanto è pesante la zavorra che ti porti dietro. Buon segno: in questi ultimi giorni è come se lo zaino si fosse alleggerito, anche se i miei 10 chili di roba sono sempre lì.
Ho usato tutto, e il tutto qui è davvero tutto, anche se sembra niente: le due paia di calzini, le due mutande, i due pantaloni, le due magliette più una pesante per le tappe in altezza, una camicetta leggerissima anti-bruciatura sulle braccia. Il cappello, la fascia per i capelli, le ciabatte, le spille da balia e il filo per stendere, un po’ di crema, un pezzetto di sapone, spazzolino, dentifricio e asciugamano. Il sacco a pelo e il sacco lenzuolo; cos’altro più? Ah sì, una mini-maglietta e dei pantaloncini di licra per la notte, un reggiseno, un mini-pile, il k-way, un piumino 100 grammi, il poncho e i pantaloni antipioggia.
Tutta la mia casa in questo zaino. Tutte le mie cose in questi oggetti. E quel che non usi butti, e quel che consumi ricompri.
Dimenticavo le scarpe. Fondamentali. Lungo il Camino se ne trovano tante, rotte, consumate, lasciate e lanciate ovunque. “Non c’è niente di più importante che tu possa fare per sentire che ci sei che essere nei piedi”, racconta sempre Prashantam. Strumenti meravigliosi, e qui ne devi avere cura come non mai. Con cui salire, scendere, camminare, correre: con cui non pensare, ed essere al mondo.
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Foto e reportage bellissimi!