La scheda del Camino giorno#7: da Torres del Rio (450 metri) a Navarrete (500 metri), 33 chilometri compiuti in circa 8 ore di cammino, attraversando il paese di Viana e la città di Logroño. Percorso misto con un incremento repentino della pendenza di 150, poi si prosegue con un andamento di saliscendi e si conclude con un’ultima impennata di 150 per Navarrete.
Difficoltà percepita per Abha: 8/10 – Difficoltà percepita per Andrea: 8/10 – Feeling per Abha: 7/10 – Feeling per Andrea: 7/10.
Le nostre impressioni: Abbiamo voluto allungare la nostra tappa oggi, così come abbiamo fatto ieri, per portarci sopra la media di 25 chilometri al giorno. Bello il bosco iniziale, e molto bello il parco di Logroño sul lago, così come la città stessa di Logroño. Di base però è stata una tappa lunga e resa faticosa soprattutto dalle non perfette condizioni dei nostri piedi e da numerosi tratti d’asfalto nella periferia di Logroño, che ti trovi a dover attraversare – in entrata e in uscita – per chilometri.
Le spese: Pausa caffè a (4 euro); Pranzo con menù fisso al Covent Garden di Logrono: 16 euro a persona. Pernotto alla Casa del Peregrino di Navarrete (condizioni igieniche così cosi, mi sono fatta cambiar il lenzuolo ma Angel, il padrone, è simpatico): 10 euro più 3 euro di colazione a persona; cena al sacco: 10 euro.
Inferno, Purgatorio, Paradiso: questo si dice del Cammino, e questo è quello che accade davvero quando sei su questa via.
Bellissima e infinita, ma i piedi prima o poi ti si piagano, ti cede la caviglia, si segnano le spalle, la pelle si cuoce, i fianchi ogni mattina confermano i propri lividi in punti precisi.
Eppure El Camino è divino: meravigliosi i paesaggi, profondissima l’esperienza umana, il cuore ti si rivolge nel petto, le emozioni affiorano e tu vorresti solo piangere e ridere, stare in silenzio e parlare moltissimo.
Incontri tanti come te sul Camino, a volte ti identifichi, a volte no. La tua vita ogni giorno si mette in discussione, ricominci daccapo, e sai solo che oggi, anche oggi, avrai un pezzetto di inferno, di purgatorio e di paradiso. Sai che anche domani, ora che l’oggi volge al termine, amerai e anche tutto il contrario: ma sai che comunque ne varrà la pena su questa strada che non prevede il dietrofront: Santiago è ancora un po’ più vicino, sempre a ovest, ora a 576 chilometri da noi.
Si dice anche che questa è un’esperienza che all’inizio è tutta fisica, poi diventa emozionale, infine spirituale. Tra il fisico e l’emozionale dove ci troviamo immersi adesso che è il settimo giorno che abbiamo camminato, sappiamo che il paradiso arriverà e che ora lo dobbiamo attendere pazientemente. Intanto solo cuore, tanto coraggio, e gambe sempre in gamba.