Italia Coast to Coast

Giorno #2, tappa #2+1/2

Da Osimo a Appignano

Km 31

Difficoltà: 7,5/10

Bellezza: 8,5/10

La sveglia a Osimo è con la colazione preparata da Cristiana e sua sorella Francesca all’Hotel La Fonte, affacciato su una strepitosa vista. Le due Pierpaoli sono interpreti di un’impresa coraggiosa: hanno iniziato a fare le albergatrici che avevano giusto superato i vent’anni, e portano avanti questa attività convinte che il meglio debba ancora venire: per loro e la loro bella città.

È una domenica soleggiata nella piazza centrale, dove incontro Francesca Pucci e suo marito Andrea. Amici del C2C e animatori del progetto In Cammino per Camerino, un anello intorno alla cittadina terremotata che in centoventi compiranno dal 2 al 5 maggio prossimi.

Decidono di mettersi in marcia con me, fino a dove non si sa. Guadiamo insieme il Musone, il fiume che ti regala il brivido dell’avventura: qui è indispensabile togliersi scarpe e calzini, arrotolare i pantaloni alle ginocchia, e affidarsi al greto argilloso di questo corso di freschissima acqua. Meglio di un percorso Kneipp, la circolazione ringrazia e le dita dei piedi pure.

Dopo le discese ardite e le risalite che gambe e occhi srotolano sul filo delle colline marchigiane, Francesca mi fa cenno con il mento di guardare dietro di me: ci sono due coasters, dall’aria straniera. Sono Bart e Martine, vengono dalle Fiandre, qui al loro primo Cammino. Hanno scelto il C2C per una collega belga come loro, che lo ha percorso qualche mese fa. Bart ha uno zaino enorme, ma il sorriso aiuta la fatica. E la determinazione ancor di più: hanno tradotto la guida parola per parola con Google Translator, e ci dicono che sarebbe bello se l’autore la facesse uscire in qualche altra lingua. Con Francesca e Andrea ci guardiamo tra l’incredulo e il divertito, così decidiamo di spedire dritto dritto un video al diretto interessato: Simone Frignani.

(tutti i miei video in Cammino sono su youtube…per info andate su www.ilmondodiabha.it …oppure sul gruppo Facebook Italia Coast to Coast).

Le ore corrono, si fanno le tre quando arriviamo a Filottrano. Cerchiamo un posto dove mangiare, ma non troviamo nulla. Fortuna che chiediamo a Laura, nel Bar Centrale dove lavora. Questa splendida ragazza dai lisci capelli mori si dà da fare per quattro, e sfama i cinque camminatori con quello che ha: affetta salumi e formaggi, prepara tonno olive e pomodorini, stappa vino, mesce birre e alla fine ce la caviamo alla grande, con l’immancabile Amaro della Sibilla a chiudere un pasto come tra vecchi amici.

Andrea, con la scusa della sigaretta, va e paga per tutti. Noi rimaniamo di stucco: agli amici fiamminghi lascia l’impronta dello spirito del Cammino, in cui quello che fai per i tuoi compagni è proprio come se lo facessi per te.

Salutandoci, con Andrea e Francesca, è giusto un “a presto”. L’acceleratore di esperienze ha forgiato una nuova amicizia.

Con Bart e Martine invece proseguiamo insieme per un po’: dovevano fermarsi a Filottrano con l’idea del passaggio che avrebbero raccolto dal loro hospitalero fino a Q ualche chilometro più in là, ma poi decidono di camminare ancora insieme, sotto la pioggia. Ho la sensazione che lo facciano più per me che per loro, per non lasciarmi sola. Io ricambio raccontando qualche storia di Cammino, come il fatto di farlo tutto con i propri piedi, o come il fatto dei chilometri da fare, che a volte è più un limite mentale che fisico. Così i due, senza accorgersene ne macinano con me altri dieci. Di buon passo, allegri e sempre avanti, con la testa scoperta sotto l’acqua, sprovvisti di poncho e di qualche altro dettaglio che acquisiranno con l’esperienza.

Giungiamo a un bivio, un chilometro a destra per me verso l’abbraccio che non scorderò da parte della famiglia di Nonno Neno; a sinistra un chilometro per loro, verso un B&B di cui non ricordo il nome. Chissà se ci riconteremo oggi. Di certo non ci dimenticheremo.

Tutta la storia su www.ilmondodiabha.it #ragazzeingamba #retenazionaledonneincammino #italiacoast2coast

www.lonelyplanetitalia.it